Risparmio Energetico, Progettazione, Sicurezza Cantieri, Servizi per l'Edilizia

Proroga per Ecobonus, detrazioni sulle ristrutturazioni e acquisto di mobili. Ma anche risorse per la messa in sicurezza del territorio, cancellazione del fondo che avrebbe esentato i professionisti dall’Irap e Trise, nuova imposta comunale che sostituirà Imu e Tares. Sono le novità introdotte dalla Legge di Stabilità per il 2014, approvata dal Consiglio dei Ministri e ora in attesa di iniziare il suo iter in Parlamento.

Questi in sintesi alcuni dei contenuti della legge:

Detrazioni per riqualificazione energetica (Ecobonus):

  • 65% per le spese sostenute      entro il 31 dicembre 2014 su edifici singoli
  • 65% per le spese sostenute      entro il 31 dicembre 2015 su parti comuni di edificio
  • 65% per le spese sostenute      entro il 31 dicembre 2014 su edifici singoli
  • 50% per le spese sostenute      entro il 30 giugno 2016 su parti comuni di edificio
  • 36% per le spese sostenute dopo      il 31 dicembre 2015 su edifici singoli
  • 36% per le spese sostenute dopo      il 30 giugno 2016 su parti comuni di edificio

 Detrazioni per ristrutturazione e bonus arredo (Bonus ristrutturazioni e Bonus Mobili):

  • 50% per le spese sostenute      entro il 31 dicembre 2014 su edifici singoli
  • 50% per le spese sostenute      entro il 31 dicembre 2015 su parti comuni di edificio
  • 40% per le spese sostenute      entro il 31 dicembre 2015 su edifici singoli
  • 40% per le spese sostenute      entro il 30 giugno 2016 su parti comuni di edificio
  • 36% per le spese sostenute dopo      il 31 dicembre 2015 su edifici singoli
  • 36% per le spese sostenute dopo      il 30 giugno 2016 su parti comuni di edificio

 Detrazioni per messa in sicurezza antisismica:

Gli interventi per la messa in sicurezza degli edifici che si trovano nelle zone sismiche 1 e 2

  • 65% per le spese sostenute      entro il 31 dicembre 2014 su edifici singoli
  • 50% per le spese sostenute      entro il 31 dicembre 2015 su edifici singoli
  • 36% per le spese sostenute dopo      il 31 dicembre 2015 su edifici singoli

 Irap professionisti

La legge cancella gli stanziamenti per il fondo grazie al quale, a partire dal 2014, sarebbe progressivamente scomparsa l’IRAP, l’Imposta regionale sulle attività produttive, a carico dei professionisti che non si avvalgono di dipendenti e che usano limitati beni strumentali.

Interventi contro il rischio idrogeologico

Per la messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico sono messi a disposizione 30 milioni di euro per l’anno 2014, 50 milioni per il 2015 e 100 milioni nel 2016 da indirizzare a interventi immediatamente cantierabili. Un piano straordinario di tutela e gestione della risorsa idrica, finalizzato prioritariamente a potenziare la capacità di depurazione dei reflui urbani, sarà finanziato con 10 milioni di euro per il 2014, 30 milioni per il 2015 e 50 milioni per il 2016.

TRISE
La Legge di Stabilità istituisce la TRISE, un tributo sui servizi comunali articolato in due componenti. La prima, chiamata TARI,coprirà i costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti. La seconda, denominata TASI, coprirà i costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni.

La TARI viene calcolata in base ai metri quadrati o alla quantità di rifiuti e sarà versata da chi occupa o detiene l’immobile. La superficie delle unità immobiliari a destinazione ordinaria assoggettabile alla TARI è costituita da quella calpestabile dei locali e delle aree in grado di produrre rifiuti urbani e assimilati. Per le unità immobiliari a destinazione non ordinaria iscritte o iscrivibili nel catasto edilizio urbano la superficie assoggettabile alla TARI rimane quella calpestabile.

In caso di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti o di interruzione per motivi imprevedibili o organizzativi, che abbiano determinato una situazione di danno o pericolo per le persone e l’ambiente, la TARI è dovuta nella misura massima del 20% della tariffa. Nelle zone in cui non è effettuata la raccolta, la TARI è dovuta in misura non superiore al 40% della tariffa, da determinare in relazione alla distanza dal più vicino punto di raccolta.
Il Comune può prevedere riduzioni tariffarie in caso di abitazioni con unico occupante, abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale, locali, diversi dalle abitazioni, ed aree scoperte adibiti ad uso stagionale, abitazioni occupate da soggetti che risiedano o abbiano la dimora, per più di sei mesi all’anno, all’estero, fabbricati rurali ad uso abitativo.
Entro sei mesi dall’entrata in vigore della Legge di Stabilità, la TARI si trasformerà in TARIP e la tariffa dovrebbe essere commisurata al servizio effettivamente reso.
La TASI è calcolata sui metri quadrati o sul valore catastale ed è pagata dai proprietari. La base imponibile è quella prevista per l’applicazione dell’Imu e l’aliquota base è pari all’1 per mille. L’aliquota può essere ridotta dal Comune fino all’azzeramento o rideterminata a patto che la somma delle aliquote della TASI e dell’IMU per ciascuna tipologia di immobile non sia superiore all’aliquota massima consentita dalla legge statale per l’IMU al 31 dicembre 2013.
Se chi occupa l’abitazione è un soggetto diverso dal proprietario o dal titolare del diritto reale sull’unità immobiliare, l’occupante versa una componente compresa tra il 10% e il 30% della TASI, mentre la parte restante è corrisposta dal proprietario o titolare del diritto reale sull’immobile.