Il consiglio Regionale ha riconfermato la possibilità di ampliare del 20% il volume o la superficie degli edifici esistenti, in deroga ai piani urbanistici e ai piani ambientali dei parchi regionali (ma in questo caso con parere vincolante della Soprintendenza). Gli ampliamenti potranno essere realizzati anche su un lotto limitrofo, sino a 200 metri di distanza dall’edificio principale, su un diverso corpo di fabbrica. In ogni caso, è consentito a tutti un ampliamento sino a 150 metri cubi per le prime case singole.
Il “Piano casa” rimarrà in vigore fino al 2017.
Potranno beneficiare delle agevolazioni (oneri di urbanizzazione azzerati) e dei bonus i titolari di prima casa, i familiari (coniuge, figli e parenti in linea retta), gli affini e «altri aventi diritto» (formula compromissoria e generica che ha consentito di mettere d’accordo le diverse forze politiche rispetto alle famiglie non tradizionali). La percentuale del 20% del bonus volumetrico potrà essere aumentata di un ulteriore 5% per le abitazioni e del 10% in caso di edifici non residenziali, per interventi di messa in sicurezza antisismica dell’intero edificio. Un ulteriore aumento del 10% della volumetria per interventi sugli edifici esistenti è previsto nei casi di rimozione dei tetti in amianto. Molto più sostanziosi i premi volumetrici riconosciuti a chi abbatte il vecchio edificio e lo ricostruisce per migliorarne la qualità architettonica ed energetica e la sicurezza: in questo caso il bonus è del 70%, elevabile all’80% nel caso di utilizzo di tecniche costruttive di bioedilizia.
Il premio volumetrico è riconosciuto anche a chi ricostruisce il nuovo edificio in un’area diversa, purché sempre di proprietà. Il nuovo piano casa sarà applicabile anche in zona agricola, ma con alcune limitazioni. Si potranno ampliare, infatti, solo gli edifici residenziali o quelli destinati alla conduzione del fondo e non più utilizzati. In caso di edifici residenziali situati in zone a rischio idrogeologico, il nuovo piano incentiva la demolizione e la ricostruzione in zona sicura con un premio del 50 per cento del volume o della superficie, consentito anche in zona agricola, purché l’area non sia sottoposta a specifici vincoli di tutela. Saranno esenti al pagamento degli oneri i permessi di costruzione per le famiglie numerose con almeno tre figli.
Pagherà invece per intero gli oneri, addirittura maggiorati del 200% nei comuni turistici, chi non manterrà la residenza per almeno 42 mesi nell’abitazione ampliata con i benefici del piano casa.