Cosa cambia
Di per sé l’ordine del Giorno non aggiunge nulla di nuovo al decreto 63 come modificato dalla Camera. La direttiva già prevede incentivi di carattere strutturale per riconvertire il patrimonio edilizio dal punto di vista energetico. La cosa importante è la fissazione di una data certa: il 31 dicembre 2013. Da quel momento si avrà un quadro stabile di incentivi per il risparmio energetico che si affiancherà alla detrazione del 36% (50% fino al 31 dicembre 2013) che è già stata resa strutturale.
Cosa cambierà
L’occasione sarà utile per mettere mano ad alcuni aspetti poco chiari del decreto. Infatti Il comma 1-bis art. 15, inserito nel corso dell’esame in sede referente, prevede che nella definizione di misure ed incentivi selettivi di carattere strutturale, preannunciata nel comma 1, si tenga conto dell’opportunità di agevolare ulteriori interventi. Sono indicati, a titolo di esempio: le varie schermature solari, la micro-cogenerazione e la micro-trigenerazione (produzione contemporanea di elettricità, calore e freddo utilizzando un solo combustibile) per il miglioramento dell’efficienza energetica; gli interventi per promuovere l‘efficientamento idrico; gli interventi per promuovere la sostituzione delle coperture dell’amianto negli edifici. Da gennaio 2014 la detrazione si dovrebbe arricchire di tutte queste nuove voci che attendono però specifici regolamenti attuativi come è stato fatto per gli altri interventi agevolabili.
Ma dal 2014 potrebbero cambiare anche altre cose: è apparsa chiara la necessità di abbassare il numero di rate della detrazione (attualmente 10) per gli over 65. E’ altresì chiaro che l’estensione della detrazione anche agli impianti idrici e alla sostituzione delle coperture in amianto amplierà la platea degli interventi e gli oneri per le Finanze, già si discute di ridurre dal 2014 l’aliquota detraibile. Terzo aspetto è il nodo condomini, che si troveranno a cavallo tra l’agevolazione del 65% prevista dal DL 63 e la nuova strutturale attiva da gennaio 2014.